Assistenza anziani fragili: problemi e soluzioni

Accudire famigliari anziani oggi è una sfida. Poche tutele per i caregiver, carenza di personale infermieristico, servizi sociali in affanno. La tecnologia corre in aiuto.

Sempre più spesso è stato sollevato il tema dell’assistenza agli anziani fragili presso il loro domicilio, che da un lato vede le poche tutele per familiari e caregiver che assistono l’anziano e dall’altro il rischio di abbandono della persona bisognosa di aiuto.

A queste situazioni lo Stato ha deciso di porre rimedio regolarizzando badanti e altri lavoratori domestici dal punto di vista contrattuale e previdenziale in modo da evirare opportunismi. Si tratta di una soluzione a breve termine nell’attesa che ci sia una complessiva rivisitazione legislativa sulle cure domiciliati, resa ancora più necessaria dalla nuova consapevolezza di bisogno di assistenza alle persone fragili emersa durante la pandemia da COVID-19.

In questo contesto è importante non dimenticare i servizi sociali che l’emergenza pandemica ha posto sotto pressione e che ora devono recuperare il lavoro rimasto sospeso con il COVID. In tal senso è stato proposto l’incremento del Fondo nazionale per le politiche sociali destinato alle Regioni per potenziare gli organici e stabilizzare gli operatori precari.

Infine, non bisogna dimenticare che mancano oggi molti professionisti del sociale nel settore della salute e che il Servizio Sanitario Nazionale deve prevedere nuovi ingressi sia nelle realtà sanitarie regionali, sia nelle aziende sanitarie.

Un aiuto concreto dal braccialetto salvavita Seremy

Assistere un anziano fragile non è mai semplice, ma un aiuto concreto a famigliari e caregiver impegnati nel sostegno e supporto della persona fragile viene dal braccialetto salvavita Seremy. Basta far indossare all’anziano il dispositivo Smart per prendersi cura della persona, monitorando il tutto dallo smartphone: SOS, cadute, posizione GPS, Battito Cardiaco e tanto altro.

Non solo: usare Seremy è davvero semplice dato che il braccialetto salvavita arriva a casa già configurato e attivo e basta indossarlo. Un grande tasto SOS è l’unico pulsante e per il resto si tratta di una soluzione di monitoraggio delle funzioni vitali assolutamente automatica, che non richiede terminali fissi in casa e nemmeno uno smartphone.

Per ottenere i massimi vantaggi dal braccialetto Smart Seremy il consiglio e di tenerlo sempre indossato non solo a casa, ma anche fuori casa dato che la batteria dura diverse settimane e si tratta di un dispositivo impermeabile che protegge la persona fragile anche sotto la doccia o mentre dorme.

Il servizio trasmissione dati e l’APP Seremy da installare sugli smartphone di famigliari e caregiver per il monitoraggio da remoto sono inclusi per un anno e il bracciale è particolarmente utile per rilevare le cadute gravi che sono seguite da un tipo di immobilità oltre a rilevare battito cardiaco e altri parametri relativ alla salute e al benessere dell’anziano. L’unico accorgimento è che la persona che indossa il bracciale si trovi in Italia e in una zona coperta dal segnale LTE/4G di Vodafone per permettere a questo dispositivo 100% Made in Italy di funzionare a dovere.

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