Invecchiare non sempre è semplice e tanti sono i fattori che hanno un’influenza sull’autonomia dell’anziano e la limitano. Tra questi Seremy ne ha individuati cinque a cui prestare particolare attenzione quando si parla di anziani e terza età. Vediamo quali sono.
1. Confinamento
In periodo di emergenza sanitaria la parola confinamento ha vissuto una particolare importanza. Proprio l’isolamento domiciliare forzato di gran parte della popolazione, a prescindere dall’età, ha messo in luce le conseguenze fisiche e psicologiche del confinamento. Questo ha permesso a tutti di porre l’attenzione sul confinamento degli anziani, che spesso si trovano soli anche in condizioni di apparente normalità e proprio il confinamento è uno degli svantaggi principali connessi all’invecchiamento.
2. Difficoltà motorie
Da sempre invecchiare significa avere sempre maggiori difficoltà motorie che, a prescindere dal tipo di handicap e disabilità, limitano la vita quotidiana. L’incapacità di muoversi in autonomia è un problema che si riflette anche sulla salute psicologica dell’anziano e sulla sua emotività, dato che si trova ad essere completamente dipendente da altre persone.
3. Difficoltà ADL
Con difficoltà ADL (Activities Daily Living) si intendono le difficoltà nelle funzioni della vita quotidiana, come camminare, vestirsi, lavarsi, alzarsi o stendersi dal letto. Si tratta di un tema centrale per quanto riguarda gestione e assistenza degli anziani e a cui corrisponde una scala di valore: assistenza non necessaria, parzialmente necessaria o completamente necessaria.
4. Difficoltà nella comunicazione
L’anziano non vive solo un decadimento fisico, ma anche mentale che molto spesso si traduce nella difficoltà di comunicare. Si tratta di un argomento da non trascurare dato che la minor visione e la perdita dell’udito si accompagnano a problemi come la limitazione dei rapporti sociali e portano all’isolamento e alla perdita di autonomia degli anziani.
5. Barriere architettoniche
A creare problemi all’anziano non sono solo le barriere fisiche, ma anche quelle architettoniche ovvero gli ostacoli che limitano l’accesso della persona a negozi, strade e ospedali. Si tratta di un tema caro a livello sociale, dato che anche chi non presenta disturbi in ambito motorio deve avere libero accesso ad ogni luogo e che le strutture vanno progettate in modo adeguato. Pensiamo, semplicemente a scalini alti, salite ripide o marciapiede stretto, che limitano l’autonomia dell’anziano e non solo.
Come contrastare le limitazioni all’autonomia dell’anziano?
Per venire incontro all’anziano e mantenere il più possibile l’autonomia residua si può contare su assistenza costante e presenza fisica, ma non solo. Oltre a rimanere vicini a chi manifesta i primi segnali di invecchiamento, si può prevenire eventuali problemi anche affidandosi alla tecnologia. Anche quando l’anziano è ancora autonomo si può far indossare il braccialetto salvavita Seremy, con cui si monitora la persona, si è allertati in caso di caduta e si permette ai propri cari di chiedere tempestivamente e facilmente aiuto con il pulsante SOS.
Prevenzione e cura sono la miglior soluzione per il benessere delle persone che amiamo.
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