E-health e cura dell’anziano: l’evoluzione del telesoccorso

Le tecnologie di e-health per la cura dell’anziano migliorano le attività di assistenza e la qualità della vita dei familiari.
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L’evoluzione della tecnologia ha portato allo sviluppo di nuovi metodi per l’assistenza e la cura dell’anziano e un ruolo primario è quello svolto dalle tecnologie di e-health. Con questo termine ci si riferisce alla relazione tra paziente e operatore sanitario per mezzo delle tecnologie digitali di informazione e comunicazione, tra cui predominano Internet e i dispositivi mobili.

Origine della nozione di e-health

Il termine ha origine in un editoriale apparso nel 2001 sul Journal of Medical Internet Research, che definisce l’e-health come ““campo emergente all’intersezione dell’informatica in ambito medico, della sanità pubblica e degli affari, che si riferisce ai servizi e alle informazioni riguardanti la salute trasmesse o amplificate attraverso Internet e le tecnologie ad esso correlate”.

Possiamo, quindi affermare che il termine rappresenta un nuovo modo di pensare, un atteggiamento e un impegno per un pensiero globale capace di migliorare l’assistenza sanitaria a livello locale e globale attraverso un più ampio utilizzo delle tecnologie di informazione e comunicazione. Per questo, l’e-health deve poter contare su strumenti facili da usare ed efficienti, capaci di ridurre i costi della salute pubblica attraverso la cosiddetta sanità elettronica e il patient’s empowerment.

E-Health e cura dell’anziano: dalla telemedicina all’intelligenza ambientale

Fino a qualche tempo fa i dispositivi per la cura dell’anziano si limitavano ai sistemi di telesoccorso, mente oggi si parla di monitoraggio digitale, affidato sia ai professionisti sanitari sia al nucleo famigliare dell’anziano. Tra queste tecnologie di cura dell’anziano non convenzionali un ruolo da protagonista è svolto dalla telemedicina, un sistema che usa l’ICT per scambiare informazioni utili alla diagnosi, prevenzione e trattamento delle malattie.

Uno dei sistemi maggiormente all’avanguardia è, invece, il monitoraggio digitale effettuato con l’intelligenza ambientale o AML. Si tratta di una serie di ambienti che in modo intelligente e discreto interagiscono con gli utenti attraverso sensori per monitorare le attività quotidiane degli utenti target. Tre sono, invece, i sistemi per il monitoraggio digitale nella cura dell’anziano.

  1. Monitoraggio della sicurezza domiciliare: si tratta dei sistemi di rilevamento e protezione dalle cadute indossabili e con pulsantiera oppure basati su accelerometro, come il bracciale salvavita SEREMY, oltre a dispositivi per migliorare la mobilità o segnalare la presenza di gas e fumo nell’aria.
  2. Tecnologie di monitoraggio della salute e benessere: si tratta di sensori e monitor che registrano e trasmettono i dati fisiologici, come la qualità del sonno e la quantità del movimento, ma anche che forniscono dati sul battito cardiaco. Anche in questo caso tra le soluzioni alla portata di tutti c’è il braccialetto SEREMY.
  3. Tecnologie di monitoraggio della connettività sociale: si tratta di un’area di applicazione relativamente nuova e comporta l’utilizzo dei sensori per facilitare l’interazione tra i membri della famiglia che si trovano in remoto. In questo caso lo sviluppo più recente è la progettazione della tecnologia di Intelligenza Ambientale o AML.

I benefici dell’e-health per l’anziano e le questioni etiche

L’e-health e le moderne tecnologie di monitoraggio digitale hanno portato benefici importanti alla popolazione anziana e permesso l’erogazione di servizi sanitari anche nell’ambiente domestico.  In tal modo è possibile prolungare l’indipendenza dell’anziano e permettergli di vivere il più a lungo possibile nell’ambiente domestico, migliorandone la qualità della vita.

Tuttavia, queste tecnologie aprono la strada a perplessità che riguardano la privacy informazionale, dato il rischio elevato di violazioni della sfera personale e individuale. Un secondo tipo di questione è connessa alla Big Brother Syndrome, ossia la sensazione negativa di essere osservati dalla tecnologia. Il sapere di essere registrati può portare a modifiche nel comportamento personale a seguito della limitazione della libertà.

Per questo la maggior parte degli interventi di cura e assistenza dell’anziano si fa oggi con braccialetti salvavita come SEREMY, che agiscono nel pieno rispetto della privacy e non sono lesivi della libertà individuale della persona.

Conclusioni

Alla luce di questa analisi, appare evidente come le tecnologie di e-health per la cura dell’anziano possano portare importanti miglioramenti nella attività di cura e assistenza, permettendo una cura a domicilio che equivale a quella effettuata in ambiente ospedaliero, ma anche una mirata attività di prevenzione.

Gli unici rischi, come evidenziato, sono le minacce alla privacy informazionale e la sindrome Big Brother. In attesa che queste nuove tecnologie e l’e-health diventino la norma, oggi è possibile assicurare la migliore assistenza all’anziano con i bracciali salvavita più all’avanguardia, come SEREMY.

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