Cadute e frattura del femore negli anziani: la prevenzione

La caduta di un anziano è un evento critico, e piuttosto frequente. Ecco come limitare i rischi.
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Tra le malattie della terza età le fratture ossee sono le più frequenti e tra queste la più diffusa tra gli anziani tra i 70 e i 90 anni è la frattura del femore, particolarmente frequente in un quadro di osteoporosi. Il femore si frattura per traumi e cadute, ma non solo. Vediamo di scoprire di più su questa malattia dell’anziano.

Come avviene la frattura del femore?

Dai 70 anni la densità ossea cambia e aumenta il rischio di fratture soprattutto al femore, che non riesce più a sopportare il peso del corpo. I sintomi della frattura al femore sono prima di tutto il dolore localizzato, seguito dalla incapacità del paziente di stare in piedi, camminare e flettere o ruotare l’anca. Non mancano lividi e gonfiore uniti all’accorciamento dell’arto fratturato con il piede ruotato all’esterno.

Cosa comporta la frattura al femore negli anziani?

Le conseguenze della frattura al femore negli anziani non sempre sono permanenti e il 90% dei casi può essere trattato chirurgicamente, mentre solo nel restante 10% dei casi si tratta di una patologia invalidante. L’intervento deve avvenire tempestivamente per scongiurare il rischio di infezioni e permettere alla persona di rimettersi in piedi e recuperare la migliore forma fisica e lo stile di vita precedente.

Nei pazienti anziani, anche di 90 anni, la maggior parte guarisce completamente con l’intervento e la successiva riabilitazione anche se è importante impegnarsi nella ripresa.

Come si previene la frattura al femore?

Pochi sanno che la frattura al femore nell’anziano si può prevenire grazie a terapie farmacologiche e fisioterapiche contro l’osteoporosi e alla fisioterapia che permette di mantenere una muscolatura forte. In ogni caso è importante avere uno stile di vita sano con attività fisica e dieta equilibrata e assumere il giusto quantitativo di calcio con l’alimentazione, evitando sempre sforzi e movimenti bruschi.

Da Seremy un supporto in caso di caduta

Da sempre indossare il salvavita Seremy rappresenta un valido supporto in caso di caduta dell’anziano con la possibilità di avvisare in modo automatico i famigliari. Questo moderno salvavita si attiva con una notifica sonora molto forte se l’anziano cade con un impatto significativo, oltre ad avere molte altre funzioni come il pulsante SOS per chiamare i soccorsi, il rilevamento dell’allontanamento dalle zone di guardia e il monitoraggio dei parametri vitali e dell’attività fisica.

Una delle caratteristiche di Seremy è proprio la rilevazione automatica delle cadute più gravi, con l’invio di allarmi automatici, una soluzione ideale per stare sempre accanto all’anziano che vive solo.

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