Autonomi anche nella terza età: lo stile di vita corretto

Adottare un corretto stile di vita, per restare sani e in salute anche nel periodo della terza età.
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Negli ultimi anni si è assistito a un costante aumento della durata della vita media, grazie ai progressi della medicina. Oggi più che mai è importante migliorare anche la salute degli anziani che vivono in Italia e che in particolare tra gli ultraottantenni non sono autosufficienti.

Il consiglio dei medici è quello di adottare fin da giovani un corretto stile di vita, per restare sani e in salute anche nel periodo della terza età.

Gli studi sull’invecchiamento sano e l’importanza dei comportamenti corretti

In Italia abbiamo la prova che si può invecchiare bene, proprio come accade nella zona dell’Ogliastra in Sardegna: una delle “zone blu” del mondo in cui si concentra il maggior numero di centenari. Si tratta di anziani con buone abitudini di vita come il muoversi molto, il fare lavori manuali in agricoltura e il seguire un’alimentazione ricca di frutta, verdura e cereali. Dal punto di vista psicologico, invece, gli anziani della Sardegna danno grande importanza a famiglia, amici e religione.

Una delle migliori abitudini per invecchiare in modo corretto è mantenersi in movimento e fare regolarmente attività fisica. Anche Seremy ha compreso l’importanza del movimento nell’anziano e per questo i suoi braccialetti salvavita sono dotati di una funzione che conta i passi della persona nell’arco della giornata. Dal punto di vista mentale è importante mantenere in allenamento il cervello, in modo da prevenire malattie anche invalidanti come l’Alzheimer.

Una vita sociale intensa rende più felici e porta benefici alla memoria, ma non è tutto. Fin da giovani si consiglia di seguire un’alimentazione corretta e di evitare sostanze nocive come il fumo. Anche i medicinali vanno assunti solo dietro prescrizione medica.

Qualità del sonno e benessere dell’anziano

Oltre al movimento è importante la qualità del sonno per il benessere dell’anziano. Per questo chi indossa il braccialetto salvavita Seremy permette ai familiari di monitorare la qualità del sonno e intervenire in caso di ridotto numero di ore dormite o eccesso di riposo. Dormire troppo, infatti, fa male come dormire troppo poco.

Grazie al braccialetto salvavita Seremy si possono monitorare non solo le funzioni vitali dell’anziano come il battito cardiaco, ma anche la qualità del sonno e il livello di attività fisica per un invecchiamento all’insegna della salute e del benessere. L’obiettivo è quello di mantenere l’anziano il più lungo possibile autonomo e autosufficiente, lasciando ai familiari la responsabilità di intervenire solo il caso di effettivo bisogno di aiuto.

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