La popolazione invecchia, ma come invecchiano gli italiani?

Occorre sviluppare nuove forme di lavoro, volontariato e impegno per la collettività per favorire l'invecchiamento attivo
Invecchiamento Attivo Seremy

Secondo i dati Istat, l’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo, in cui metà della popolazione ha più di 45 anni, ma non solo. Anche il tasso di natalità è tra i più bassi al mondo. A questi dati si aggiunge un’aspettativa di vita sempre più lunga, che accentua il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione. Come arrivare preparati alla terza età?

Terza età: quando inizia?

Non esiste un anno che definisce il passaggio alla terza età e la maggior pare degli individui considera anziani le persone che vanno in pensione o diventano nonni. In altri casi la terza età è segnata dall’incremento di capelli bianchi e dalla menopausa, che si associano a una maggiore debolezza e fragilità fisica.

L’Italia, come detto è il primo Paese al mondo per persone over 65 e secondo al mondo per invecchiamento, preceduto solo dal Giappone.  Gli anziani italiani dichiarano inoltre di avere le seguenti difficoltà: camminare per più di 500 m, salire e scendere le scale, prendersi cura di se stessi senza l’aiuto di altre persone. Non manca la percezione del dolore e i disturbi depressivi.

Per questo è importante conoscere gli strumenti che permettono di prendersi cura della persona anziana, come i moderni braccialetti salvavita Seremy capaci di rassicurare i famigliari quando l’anziano vive solo.

Come prepararsi all’invecchiamento della popolazione

Oggi si sente ancora parlare di anti-ageing al posto di active ageing e in Italia l’invecchiamento non è considerato una risorsa e un’opportunità per la rete sociale. Per questo è importante non solo assistere l’anziano con i braccialetti salvavita e le nuove tecnologie, ma anche sviluppare nuove forme di lavoro, volontariato e impegno per la collettività. Come fare? Ecco i nostri consigli:

  • evitare squilibri generazionali e promuovere uno scambio capace di generare ricchezza e benessere;
  • valorizzare le persone indipendentemente dall’età, evitando di considerare l’anziano un problema;
  • progettare soluzioni lavorative adatte ad una società che cambia.

Braccialetto salvavita Seremy: una soluzione per l’Italia che invecchia

Il braccialetto salvavita Seremy è la migliore risposta all’invecchiamento della popolazione: da un lato assicura tranquillità ai famigliari, dall’altro permette di garantire la indipendenza e il benessere dell’anziano. Proprio sicurezza e benessere sono le parole chiave alla base dello sviluppo del bracciale Smart Seremy, che mette a disposizione delle famiglie le nuove tecnologie per una maggiore sicurezza nella gestione dell’anziano.

Il grande pulsante SOS permette di inviare richieste di aiuto e di allungare la vita indipendente dell’anziano, ma Seremy offre anche altre funzionalità avanzate per monitorare i parametri vitali di chi lo indossa. Regalare agli anziani un bracciale salvavita significa ritardare il ricorso ad altre forme di assistenza, come la badante o il ricovero in RSA e case di riposo. Questa soluzione tecnologica è ben accettata anche da chi non tollera il decadimento fisico e cognitivo e si vergogna a chiedere aiuto. Si tratta, infatti, di una presenza poco invasiva e che permette di contattare i familiari solo in caso di effettivo bisogno.

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