Tecnologia al servizio della disabilità: l’assistenza da remoto

Sono sempre più diffuse le tecnologie che migliorano la vita di anziani e disabili e rendono più semplici le azioni quotidiane.
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Oggi chi è disabile può contare sulla tecnologia per migliorare le condizioni di vita e per l’assistenza da remoto in caso di problemi di salute fisica o mentale. Il numero di persone che nella Unione Europea si trovano in difficoltà nel gestire la loro vita per invalidità o altre patologie che limitano l’autonomia è stimato in 40 milioni di persone.

A questo dato si deve aggiungere l’invecchiamento delle persone, che porta a problemi sul piano dell’assistenza socio-sanitaria e alla necessità di trovare soluzioni per garantire il benessere, anche grazie alla tecnologia. Chi è disabile molto spesso vive da solo in case non attrezzate in cui è difficile vivere, soprattutto in caso di difficoltà motorie. Cosa fare?

L’importanza della domotica assistenziale

La domotica assistenziale offre un aiuto importante e permette di aumentare la sicurezza e la fruibilità della casa, con un seguente maggior grado di autonomia delle persone non solo disabili, ma anche anziane. La tecnologia intelligente aiuta il disabile nella gestione del quotidiano, ma anche rende possibile un monitoraggio da remoto dei parametri vitali e l’invio di richieste di soccorso verso l’esterno. Questo è il caso dei braccialetti salvavita SEREMY, pensati per dare serenità ai famigliari del disabile o dell’anziano che vive solo e permettere alla persona di rimanere autonoma il più a lungo possibile.

L’introduzione di sistemi di monitoraggio come il braccialetto SEREMY o di un sistema domotico offrono ai più fragili anche vantaggi dal punto di vista psicologico, dato che aumentano la sensazione di sicurezza. La crescente diffusione di queste tecnologie porta a venire incontro alle esigenze della persona, che va supportata con i nuovi strumenti e non sovrastata per non generare una reazione di rifiuto.

L’abitare possibile, in autonomia

Un impianto domotico aiuta la persona disabile a svolgere le azioni quotidiane impartendo comandi tramite dispositivi mobili o un comodo touchscreen da tavolo, che permette di fare di tutto in casa rimanendo comodamente seduti.

La diffusione di tecnologie che migliorino la vita delle persone disabili e rendano più semplici le azioni quotidiane è al centro di tanti progetti, a partire dai braccialetti salvavita SEREMY e non c’è dubbio che in futuro si andrà oltre a carrozzine, montascale e sollevatori per studiare soluzioni sempre più sofisticate. Tra queste segnaliamo SAFE@HOME, un prototipo di casa sviluppato dall’Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie della Vita “A.Volta” di Trieste.

La casa che vuole rendere a tutti possibile abitare in autonomia è dotata di sensori e piattaforma cloud e sistemi di report e alert per caregiver e personale sanitario. Si tratta della struttura ideale per garantire una continua assistenza alle persone con deterioramento cognitivo.

A queste tecnologie innovative si aggiungono i già collaudati braccialetti salvavita con tasto SOS per inviare richiede di aiuto in caso di bisogno e che già permettono al disabile di continuare un progetto di vita autonoma. Inoltre i modelli più avanzati come quello proposto da SEREMY monitorano i parametri vitali della persona e inviano allarmi automatici in caso di caduta, oltre a molte altre funzionalità.

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