Assistenza anziani: doveri e diritti

Chi ha diritto all'accompagnamento anziani, quali sono i doveri dei figli, come trovare l'equilibrio tra assistenza anziani ed autonomia dei nostri cari.

L’assistenza degli anziani e il supporto al genitore in età avanzata sono doveri dei figli e in questa breve guida facciamo chiarezza sui diritti dell’anziano e i doveri di famigliari e caregiver parlando di accompagnamento anziani, doveri dei figli e possibilità o meno di lasciare l’anziano a vivere solo.

Cosa è l’accompagnamento anziani e chi ne ha diritto

Sul tema dell’accompagnamento anziani c’è ancora una grande confusione e pochi sanno cosa sia esattamente, chi ne abbia diritto e quale sia la somma percepita. In breve possiamo dire che la richiesta può essere fatta da chi ha almeno 67 anni, ma è necessaria al contempo una invalidità al 100% riconosciuta dall’INPS, l’ente nazionale di previdenza sociale.

L’accompagnamento anziani è un beneficio a favore di chi fa fatica a compiere le attività quotidiane e necessita di costante assistenza da parte dei figli o di una persona esterna alla famiglia. In questo post puoi saperne di più.

L’accompagnamento anziani è un servizio che fornisce assistenza e supporto alle persone anziane per aiutarle a mantenere una buona qualità di vita e a vivere in modo indipendente il più a lungo possibile. Questo tipo di assistenza econimica è garantito all’anziano che si trova in condizioni di:

  1. Età avanzata: Gli anziani che hanno raggiunto una determinata età, solitamente 65 anni o più, possono avere accesso a servizi di accompagnamento.
  2. Disabilità o salute compromessa: Gli anziani che hanno disabilità fisiche o mentali o problemi di salute che limitano la loro capacità di svolgere attività quotidiane possono avere diritto all’assistenza.
  3. Bisogno finanziario: In alcuni casi, l’accesso all’accompagnamento anziani può essere basato sul reddito e sulla situazione finanziaria dell’anziano.

Figli e genitori anziani: i doveri

Sempre sul tema dell’assistenza agli anziani dobbiamo considerare anche i doveri dei figli, di cui parliamo in questo articolo. Nel dettaglio il figlio maggiorenne che vive con i genitori deve provvedere alle sue esigenze e contribuire alla vita in famiglia, oltre ad assistere il genitore qualora si trovi in stato di bisogno.

Al figlio è chiesto mantenimento e assistenza economica del genitore anziano con vitto e alloggio e in generale si deve occupare delle esigenze di vita primarie, sempre senza compromettere l’autonomia del genitore in età avanzata. Si tratta quindi di un dovere che richiede pazienza, gentilezza e capacità di ascoltare l’altro.

Ecco alcuni dei doveri dei figli nei confronti dei genitori anziani:

  1. Assistenza fisica e materiale: I figli hanno il dovere di fornire assistenza fisica e materiale ai genitori anziani quando ne hanno bisogno. Questo può includere la fornitura di cibo, alloggio, vestiti e assistenza nella cura personale.
  2. Assistenza medica: I figli dovrebbero aiutare i genitori anziani a gestire la loro salute. Questo potrebbe includere l’organizzazione di appuntamenti medici, la somministrazione di farmaci e il monitoraggio delle condizioni di salute.
  3. Supporto emotivo: I genitori anziani possono sentirsi soli o ansiosi riguardo al futuro. I figli dovrebbero offrire un supporto emotivo, passando del tempo con loro, ascoltandoli e dimostrando affetto.
  4. Sicurezza e benessere: Assicurarsi che i genitori anziani vivano in un ambiente sicuro e adatto alle loro esigenze. Questo potrebbe richiedere modifiche alla casa o il trasferimento in una struttura di assistenza.

I figli dovrebbero coinvolgere i genitori anziani nelle decisioni importanti che li riguardano, come la scelta di un assistente domiciliare o l’ingresso in una casa di riposo. Un dovere fondamentale è trattare i genitori anziani con rispetto e dignità, ascoltando le loro opinioni e rispettando la loro autonomia, nella misura del possibile.

Anziani soli: quando si può e quando è reato

Al pari dell’abbandono di minori e disabili, anche abbandonare l’anziano è un reato che prevede la reclusione dai 6 mesi ai 5 anni come dispone una sentenza della Corte di Cassazione. L’anziano non autosufficiente non va lasciato solo in casa, come spieghiamo in questo post, per non incorrere nel reato di abbandono di persone incapaci che scatta quando la persona non è in grado di prendersi cura di se stessa.

Non si compie reato se in casa è presente una badante o se l’anziano può essere supportato rapidamente grazie a tecnologie come il braccialetto salvavita Seremy. Il reato scatta invece se si abbandona una persona con Alzheimer o in sedia a rotelle.

In generale, quando si tratta di anziani soli, ci sono alcune situazioni in cui può essere considerato un reato, mentre in altre potrebbe non esserlo. Ecco alcune considerazioni generali:

Quando potrebbe essere considerato un reato:

  1. Negligenza grave o abbandono: In molti paesi, l’abbandono o la negligenza grave nei confronti di una persona anziana può essere considerato un reato. Questo può includere situazioni in cui un caregiver o un familiare non fornisce il necessario sostegno fisico o emotivo all’anziano, mettendo così a rischio la sua salute e sicurezza.
  2. Sfruttamento finanziario: Se una persona anziana viene sfruttata finanziariamente da qualcuno, ad esempio attraverso frodi, appropriazione indebita o costrizione, ciò può costituire un reato.
  3. Violenza fisica o psicologica: Ogni forma di violenza fisica o psicologica perpetrata contro una persona anziana è generalmente considerata un reato.
  4. Mancata assistenza in situazioni di emergenza: Se una persona anziana è in una situazione di emergenza medica o di altra natura e non riceve assistenza adeguata e tempestiva, chi avrebbe dovuto fornire questa assistenza potrebbe essere ritenuto responsabile legalmente.

In ogni caso se l’anziano vive solo è importante dotarlo di dispositivi salvavita o di teleassistenza che permettono di intervenire in caso di malore, caduta o se la persona fragile contatta i famigliari con l’apposito pulsante SOS.

È importante non lasciare gli anziani soli a casa per diverse ragioni, tra cui:

  1. Sicurezza: Gli anziani potrebbero essere più vulnerabili agli incidenti domestici, come le cadute, a causa di una diminuzione della forza fisica o di problemi di mobilità. La presenza di qualcuno a casa può contribuire a prevenire tali incidenti o fornire assistenza immediata in caso di necessità.
  2. Isolamento sociale: L’isolamento sociale può avere gravi conseguenze sulla salute mentale e emotiva degli anziani. Lasciare gli anziani soli a lungo termine può portare alla solitudine e all’isolamento, che sono fattori di rischio per la depressione, l’ansia e altri problemi di salute mentale.
  3. Emergenze mediche: Gli anziani potrebbero avere condizioni mediche croniche o richiedere cure mediche regolari. In caso di emergenza medica, la presenza di qualcuno a casa può essere fondamentale per garantire un intervento tempestivo e la chiamata di soccorso medico.
  4. Nutrizione e igiene: La preparazione dei pasti e la cura personale possono diventare più difficili per gli anziani. La presenza di un caregiver o di un familiare può assicurare che ricevano cibo adeguato e assistenza per le attività quotidiane.
  5. Monitoraggio delle condizioni di salute: Gli anziani con problemi di salute cronici o fragilità possono beneficiare del monitoraggio costante delle loro condizioni. Un caregiver o un familiare può aiutare a garantire che prendano i farmaci correttamente e che le loro condizioni siano sotto controllo.
  6. Supporto emotivo: Gli anziani possono attraversare periodi di stress, ansia o tristezza. La presenza di qualcuno a cui possono parlare e condividere le proprie preoccupazioni può essere estremamente benefica per il loro benessere emotivo.

In generale, la presenza di un sistema di supporto sociale e di assistenza per gli anziani può contribuire notevolmente al loro benessere fisico, mentale ed emotivo. Tuttavia, è importante trovare un equilibrio tra l’assistenza e la preservazione dell’autonomia e della dignità degli anziani, rispettando le loro preferenze e i loro desideri riguardo al tipo di assistenza che desiderano ricevere. In questo il braccialetto salvavita Seremy si presenta come una soluzione efficace e discreta per monitorare l’anziano a distanza e offrirgli assistenza immediata in caso di necessità.

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