Anziani soli a casa: le tecnologie per controllarli a distanza

La serenità di molte famiglie dipende dal controllo della persona cara che vive da sola
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In Italia l’invecchiamento della popolazione è un problema reale e la spesa sanitaria è arrivata a sfiorare i 150 miliardi nel 2016 ed è in continua crescita, anche per il cronicizzarsi di alcune patologie conseguenza della più lunga aspettativa di vita. Di 13,4 milioni di italiani sopra i 65 anni 8 su 10 soffrono di patologie croniche e almeno 2 su 3 sono gravi. Per questo il costo sanitario di un over 65 è 4 volte superiore a quello di un under 65. Quali sono le migliori tecnologie per controllare l’anziano solo a distanza?

Le tecnologie per il monitoraggio degli anziani

La serenità di molte famiglie dipende dal controllo della persona cara che vive da sola e per questo anche Amazon ha lanciato una nuova serie di funzioni Alexa denominate Care Hub e che funzionano a patto che tutti i parenti abbiano un account Amazon. Usando l’applicazione Alexa per smartphone i membri della famiglia ricevono notizie sull’interazione dell’anziano con lo smart speaker Echo e possono salutare in modo virtuale grazie all’altoparlante per essere sicuri che tutto sia a posto. Non è tutto.

L’anziano che vive solo può designare un contatto di emergenza e chiamare aiuto dicendo “Alexa, chiama aiuto”. In questo modo Alexa chiama, invia un messaggio e una notifica push al contatto di emergenza anche grazie a un altoparlante video Echo Show.

Il catalogo delle soluzioni tecnologiche per il monitoraggio domestico è estremamente vasto e va dai sensori che si attivano quando la persona si alza al mattino ai dispenser di pillole intelligenti, che avvisano se l’anziano non ha preso le medicine, senza dimenticare il monitor GPS che traccia gli spostamenti.

Una soluzione che piace sempre di più: il braccialetto salvavita Seremy

Una soluzione che piace sempre di più agli anziani soli è il braccialetto salvavita Seremy, decisamente più pratico e semplice da usare rispetto alle tecnologie appena indicate. Sarà sufficiente che l’anziano indossi il braccialetto per poter monitorare i valori come sonno, battito cardiaco e movimento, impostare un pulsante SOS per la chiamata automatica ai familiari e un allarme anticaduta.

Chi soffre di Alzheimer può usare il braccialetto Seremy per non uscire dalle zone di guardia con il rischio di perdersi e il dispositivo piace agli anziani anche per la sua scarsa invasività. Dal mattino alla sera, anche sotto la doccia, Seremy rappresenta la tecnologia a fianco dell’anziano e regala sicurezza sia a lui sia alla sua famiglia. Un anziano solo non deve più temere il pericolo di cadute o incidenti in casa, evenienza comune per chi ha più di 65 anni, dato che la tecnologia permette di chiamare tempestivamente aiuto.

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