In arrivo un nuovo lockdown? Stai vicino ai tuoi cari

I moderni bracciali salvavita come Seremy sono un modo innovativo e sicuro per garantire il benessere dell’anziano e la serenità dei famigliari.
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Con l’emergenza COVID-19 sono emersi i limiti delle strutture residenziali per anziani e gli ospiti delle RSA si sono trovati al centro di focolai del virus con la necessità di restare isolati anche per mesi interi dai loro cari. Non solo: anche chi ha potuto essere assistito in casa si è trovato ad affrontare problemi come isolamento, solitudine e nuove modalità per ricevere cure e assistenza.

Il luogo in cui si vive da sempre determina la salute e il benessere e questo vale ancora di più per l’anziano solo che nel periodo del lockdown deve contare sempre di più su moderni sistemi di assistenza da remoto, come il braccialetto salvavita SEREMY.

Emergenza COVID e abitazioni degli anziani: un problema di lunga durata

Le abitazioni dell’anziano sono spesso insalubri e, se troppo piccole, diventano come le RSA luogo di contagio dato che non è possibile garantire le dovute precauzioni. Tuttavia, è consigliabile che l’anziano solo non viva in una casa troppo grande e difficile da riscaldare. 

I dati del 2017 mostravano già come le famiglie spendessero il 40% del reddito in spese abitative e l’anziano più che mai ha bisogno di una casa accessibile. In molti casi i nostri cari vivono in compagnia di una badante che provvede alle loro esigenze, ma non sempre è così. Ecco, allora, come emerge con forza il problema di un nuovo possibile lockdown per chi vive solo. Se le RSA rischiano di diventare i nuovi focolai di infezione, la casa e la vita da soli richiedono un monitoraggio a distanza continuo da parte della famiglia.

Per questo è in crescita il numero di chi si affida ai moderni bracciali salvavita come SEREMY, un modo innovativo e sicuro non solo per garantire il benessere dell’anziano, ma anche la serenità dei famigliari.

Invecchiamento e housing: qual è la situazione europea

Le abitazioni vanno adeguate all’invecchiamento della popolazione dato che oggi il 70-80% delle case europee non è adatto a favorire la vita indipendente dell’anziano. Dato che le nuove costruzioni idonee crescono solo per l’1% annuo emerge con forza la necessità di adattare le abitazioni esistenti ai bisogni di residenti sempre più vecchi.

La metà degli over 65 europei vive oggi in un alloggio più grande rispetto alle sue necessità e, quindi, sotto-occupato e difficile da scaldare in modo adeguato. Non solo: i bisogni degli anziani in tema di housing sono differenziati e comprendono fattori relazionali, salute, efficienza energetica e altro ancora.

Per questo è bene integrare casa e servizi coinvolgendo l’anziano nella progettazione attiva dell’abitazione. Si parla, a questo proposito, di edilizia sociale e del fatto di trasformare la casa in un hub che garantisca autonomia e benessere all’anziano.

COVID-19: l’importanza di invecchiare a casa propria

I moderni braccialetti salvavita come Seremy permettono all’anziano di invecchiare a casa sua, un desiderio condiviso dalla gran parte della popolazione. Tuttavia, se dal punto di vista medico il braccialetto salvavita risponde perfettamente alle esigenze delle famiglie, non è così per l’offerta di servizi domiciliari, soprattutto in un contesto caratterizzato dalla pandemia.

Non mancano, tuttavia, casi di buone pratiche come le Unità COVID a supporto dei pazienti dimessi dagli ospedali e nell’ambito della salute digitale è aumentato il ricorso a forme di supporto da remoto, tra cui l’utilizzo dei sistemi salvavita come Seremy.

In conclusione, diventa fondamentale pensare a un nuovo sistema di cura home based, orientato al benessere dell’anziano e della famiglia. Per questo vanno ripensati luoghi, assistenza domiciliare e sistemi di supporto da remoto in modo da garantire sempre il miglior monitoraggio dell’anziano a tutela della sua salute fisica e mentale.

Contattaci qui per maggiori informazioni sul sistema salvavita Seremy.

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