
La rottura del femore negli anziani rappresenta uno degli eventi più delicati e complessi da affrontare, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Dopo una caduta, il recupero è spesso lungo e impegnativo: la mobilità si riduce, la forza muscolare diminuisce e la persona può trovarsi improvvisamente dipendente dagli altri anche per le attività quotidiane più semplici. A tutto questo si aggiunge un dolore fisico importante e il rischio di complicanze dovute all’immobilità prolungata.
Sul piano psicologico, la frattura del femore può lasciare un segno profondo. La paura di cadere di nuovo diventa un pensiero costante, generando ansia, insicurezza e, in molti casi, isolamento sociale. Gli anziani tendono così a muoversi meno, rinunciando alle proprie abitudini e riducendo il contatto con gli altri, con conseguenze negative sul tono dell’umore e sulla qualità della vita.
In questo contesto, il bracciale salvavita Seremy offre un supporto concreto e rassicurante. Grazie alla funzione di alert caduta, il dispositivo puo’ riuscire ad inviare un segnale immediato al familiare o al caregiver in caso di caduta grave seguita da immobilità, consentendo un intervento tempestivo. Inoltre, con un semplice gesto è possibile richiedere aiuto in qualsiasi momento con il semplice pulsante SOS, garantendo sicurezza e serenità sia alla persona anziana che ai suoi cari. Con Seremy, la paura di cadere di nuovo si riduce, e il recupero della fiducia in sé stessi diventa più naturale e sereno.
Rottura del femore: quando la paura di cadere di nuovo compromette la riabilitazione
La rottura del femore negli anziani è uno degli eventi più traumatici e temuti. Oltre al dolore fisico e alla lunga degenza, ciò che spesso pesa di più è la perdita della sicurezza nei propri movimenti. Dopo l’intervento chirurgico e le prime fasi di riabilitazione, molti anziani affrontano una sfida invisibile ma profonda: la paura di cadere di nuovo. Questa paura, se non gestita, può diventare un vero ostacolo al recupero.
La caduta, infatti, non lascia solo un segno sul corpo ma anche nella mente. La persona anziana tende a muoversi con esitazione, evita di alzarsi senza aiuto e riduce la partecipazione alle attività quotidiane. Questo comportamento, apparentemente prudente, rallenta però il processo di riabilitazione e porta a una perdita ulteriore di forza muscolare e autonomia. Si crea così un circolo vizioso: meno ci si muove, più si diventa fragili, e più cresce la paura di cadere ancora.
A livello psicologico, la frattura del femore può generare un forte senso di vulnerabilità. Il timore di non riuscire più a tornare come prima può trasformarsi in ansia, depressione e isolamento. Anche il rapporto con i familiari e i caregiver cambia: aumenta la dipendenza, e spesso la persona anziana si sente un peso, riducendo la propria autostima e la voglia di reagire. È fondamentale, in questi casi, un supporto affettivo costante e un ambiente domestico sicuro, che infonda fiducia e serenità.
Proprio per questo, strumenti come il bracciale smart Seremy possono diventare un aiuto prezioso. Seremy è un dispositivo discreto e facile da usare, pensato per garantire sicurezza e autonomia alle persone anziane. In caso di caduta grave, il braccialetto può riuscire a rilevare l’evento ed inviare un alert immediato ai familiari o al caregiver, permettendo un intervento rapido. Inoltre, consente di richiedere aiuto con un semplice tasto SOS, senza bisogno di raggiungere il telefono.
Sapere di poter contare su un supporto immediato riduce sensibilmente la paura e incoraggia a muoversi con più fiducia. La riabilitazione diventa così più efficace, perché la persona recupera la sicurezza necessaria per affrontare i propri limiti con serenità. Con Seremy, la paura di cadere di nuovo non blocca più il cammino verso la ripresa, ma lascia spazio al desiderio di tornare a vivere con maggiore libertà e tranquillità.
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