Il problema degli anziani soli: assistenza 24 ore su 24

Un nuovo tipo di salvavita smart per assistere i propri familiari anziani soli anche se si è fisicamente lontani o non presenti.
assistenza anziani

La società di oggi è in continua evoluzione e molto diversa anche solo da quella di 20 anni fa, in particolare per quanto riguarda le aspettative di vita e le problematiche degli anziani. Anche se si tratta di una società attenta agli anziani soli e che è orientata all’inclusione, non mancano i casi di esclusione, causati in modo particolare dall’innalzamento dell’età media della popolazione. Basti pensare che nel 2014 l’aspettativa di vita di chi nasce in Italia era in media di 84 anni e, quindi, aumenterà il numero di persone anziane al suo interno.

Cosa significa però essere anziani oggi in Italia e come garantire assistenza costante a questa fascia della popolazione, sempre più ampia? Vediamolo assieme in questo post.

Anziani soli: cosa significa essere anziani e quali sono le problematiche principali.

Rispetto al passato, possiamo dire che è la condizione di anzianità ad essere cambiata. Fino a qualche anno fa, infatti, già a sessant’anni si era considerati anziani, mentre ora l’innalzamento dell’età media non permette più questa categorizzazione, dato che a 60 anni si è ancora inseriti nella realtà lavorativa e nella vita della comunità e della famiglia.

Questo risultato è stato reso possibile dal progredire della scienza, della medicina e della tecnologia che ha dato anche una nuova accezione positiva al termine anziano. Eppure in questa fase della vita subentrano anche problemi fisici, psicologici e cambiamenti importanti e cosa accede quando l’anziano non riesce più a vivere da solo e serenamente?

La pensione, ad esempio, è destabilizzante e porta a un cambiamento della vita importante dato che aumentano le ore libere, con smarrimento e conseguente rischio di depressione. Non solo: molti anziani con la pensione si distaccano dalla società e non trovano più il loro posto nel mondo e nella comunità, con il rischio di diventare anziani soli.

In alcuni casi la solitudine porta a socializzare con membri esterni alla famiglia, in altri porta ad un disagio profondo, soprattutto se la persona non è autosufficiente e, di conseguenza, si sente inutile e abbandonata a se stessa, anche solo per i tipici problemi di mobilità connessi all’età. Tuttavia, anche quando l’anziano è attivo e autosufficiente potrebbe essere necessario monitorarne le condizioni e assicurare un sistema di assistenza 24 ore su 24, come quello offerto dai moderni sistemi salvavita.

Indipendentemente dalle condizioni dell’anziano esistono, infatti, strumenti per rendere l’anzianità una fase della vita da vivere con serenità, sia per l’anziano solo sia per i famigliari.

Salvavita per anziani: la soluzione per chi non può essere sempre presente

Giunge sempre un momento della vita dell’anziano in cui si rende necessaria un’assistenza continua e costante alla persona e non tutti possono stare accanto ai loro cari per 24 ore al giorno o investire in una persona che si occupi del familiare, ad esempio una badante. Cosa fare allora? Il salvavita per anziani può rappresentare una valida risposta per garantire l’incolumità del parente in età avanzata.

I limiti fisici e psicologici, infatti, sono un rallentamento in caso di eventi improvvisi come una caduta, una fuga di gas o un infarto. Tutti casi in cui la persona ha a disposizione un tempo troppo breve per andare al telefono oppure manca la lucidità per parlare con chi può salvare loro la vita e comporre i numeri.

Ecco, allora, che viene in aiuto dell’anziano il braccialetto salvavita SEREMY, che permette di chiedere aiuto in modo veramente semplice ed immediato. Vediamo come funziona.

Salvavita per anziani: come funziona

Il salvavita è lo strumento ideale per l’anziano non autosufficiente, ma anche per chi convive con una situazione di disabilità, invalidità o degenerazione psicologica. Si tratta, nel caso di SEREMY, di un braccialetto comodo e facile da indossare che l’anziano può portare 24 ore su 24, anche sotto la doccia e munito di un pulsante SOS per mettere rapidamente l’anziano in contatto con il care giver o i familiari.

Quali sono le sue funzioni principali? Tramite il collegamento tra il bracciale SEREMY e l’app sullo smartphone è possibile:

  • ricevere richieste di SOS da parte del familiare;
  • ricevere allarmi automatici in caso di caduta, situazione frequente per la persona anziana;
  • ricevere allarmi se l’anziano si allontana dall’abitazione o dalle zone di guardia;
  • rilevamento della posizione geografica dell’anziano
  • analisi della qualità del sonno, della regolarità del battito cardiaco e dell’attività fisica della persona anziana.

Come vedi far indossare il bracciale SEREMY agli anziani soli significa fare davvero il massimo per restare vicini alle persone care, ma soprattutto mettere in sicurezza i familiari e prevenire pericoli e rischi per la loro incolumità. In poche parole, adottare una soluzione salvavita significa migliorare la qualità della vita della persona cara e la serenità in casa.

Chiedici maggiori informazioni qui.

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